L'università è un contesto che offre numerose opportunità, ma anche molto sfidante. Chi la frequenta, dal primo anno come matricola al dottorato, può talvolta provare sensazioni di insoddisfazione, ansia intensa o altri sintomi che segnalano che qualcosa non va.
Il benessere in università è sempre stato un tema a me caro, sul quale ho avuto la possibilità di condurre diverse ricerche. Durante il lockdown da COVID-19, vissuti di malessere e sintomi psicofisici hanno riguardato buona parte della popolazione universitaria (Sanzò et al., 2021), che ha sentito di trovarsi di fronte a numerose sfide relative allo studio, alle interazioni sociali, alla gestione delle proprie emozioni e dei propri piani per il futuro (Sanzò et al., 2023). Queste sfide caratterizzano da sempre la vita universitaria, si sono semplicemente acuite durante un periodo caratterizzato da elevata incertezza e ridotta interazione sociale.
Ci si sente in dovere di performare al meglio, di dare sempre il massimo, non perdere tempo e laurearsi in fretta, pena l'esclusione da un mondo sempre più competitivo. Ci si trova a seguire lezioni sedendo tra centinaia di sconosciuti, con il desiderio di stringere nuove amicizie e il rischio di perdersi nella confusione. A volte si sente di essere solo un numero. E poi arrivano le sessioni di esami, le giornate sui libri, la difficoltà a staccare o la procrastinazione. Qualche volta arriva una bocciatura, qualche volta si passa e non si sa se accettare il voto o ridare l'esame. Si teme di deludere i genitori che hanno investito su di noi. Ci si chiede se si è scelta la facoltà giusta o se un altro corso di studi sarebbe stato più semplice, ci avrebbe offerto più opportunità, ci sarebbe piaciuto di più. Oppure si arriva a un passo dalla laurea e quando manca solo la tesi ci si blocca per paura del mondo a cui ci si dovrà affacciare dopo l'università.
Alcune persone, invece, trovano nell'università il proprio posto e decidono di rimanerci per un dottorato, una specializzazione o una borsa di ricerca, sperimentando le difficoltà di un mondo accademico dai contratti precari e poco tutelanti, ancora più competitivo ("publish or perish") e senza orari, nel quale il proprio benessere passa troppo spesso in secondo piano.
Come psicologa esperta dei fattori che promuovono benessere in università, posso aiutarti a:
superare blocchi nel percorso di studi
gestire l'ansia da esame più efficacemente
affrontare le sfide interpersonali che caratterizzano questo periodo
trovare un miglior equilibrio tra studio e tempo libero
Puoi contattarmi per prenotare un appuntamento online o in studio.